Lotta alla processionaria: completata la rimozione delle sacche dalle piante

Si sono completate da qualche giorno le operazioni di rimozione delle sacche (nidi) di ‘processionaria’ individuate sulle piante del territorio di Misano. Il bruco dal pelo urticante, pericoloso per la salute umana e per gli animali, nel periodo...
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28 février 2022

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Si sono completate da qualche giorno le operazioni di rimozione delle sacche (nidi) di ‘processionaria’ individuate sulle piante del territorio di Misano. Il bruco dal pelo urticante, pericoloso per la salute umana e per gli animali, nel periodo invernale costituisce sui pini ed altre conifere delle sacche di color biancastro in cui si annidano le larve che, quando scendono a terra, hanno un andamento a ‘processione’.

L’intervento di rimozione delle sacche serve ad evitare che le larve mature fuoriescano e scendano a terra e rientra nella metodologia di lotta che il Comune di Misano Adriatico, insieme a Geat, utilizza per contrastare la diffusione del lepidottero notturno. Assieme ad essa viene utilizzata anche l'endoterapia che va ripetuta ogni tre anni, intervenendo su circa 300 pini all'anno.

Nel caso in cui i cittadini individuassero nidi di processionaria su piante pubbliche possono segnalarle al Comune (Assessorato all'Ambiente) o a Geat, che ha approntato un servizio di pronto intervento al numero 0541 668011

“Per le piante che sorgono su terreno pubblico siamo pronti ad intervenire nel caso in cui dovessero arrivare segnalazioni da parte della cittadinanza – spiega l’Assessore all’Ambiente Nicola Schivardi -. È importante, però, che anche i privati si mobilitino prestando attenzione alla presenza di larve e intervenendo sulle piante infestate, per ridurre i rischi della salute pubblica”.

Gli interventi contro la processionaria del pino sono obbligatori ai sensi del DM 30 ottobre 2007 nel caso in cui vengano emanate specifiche disposizioni di lotta, a seconda che l'insetto rappresenti un rischio per la sopravvivenza delle piante oppure per la salute delle persone.

I soggetti più vulnerabili sono i bambini, per la loro innata curiosità; i cani perché annusando il terreno possono venire a contatto con i peli urticanti. Da qui la possibilità di dermatiti, edemi, pruriti e bruciori, vescicole e bolle, che richiedono le cure del medico.


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Dèrniere modification: 28/02/2022 13:34:56

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